LA FRUGALITA'
Dalla concezione/percezione del proprio corpo come strumento e non come fine, scaturisce una cascata di sorprendenti conseguenze che si riverberano in tutti gli aspetti dell'esperienza maschile e che segnano l'azione degli uomini fin nei dettagli.
La frugalità è una di queste. Nasce dall'intuizione che i beni materiali in tanto valgono in quanto si prestano alla realizzazione di un fine, in quanto - al pari del corpo - sono essenzialmente strumenti per l'esecuzione di un compito.
E' maschile l'intuizione che ogni oggetto che avviciniamo ha una doppia valenza: a fronte della sua utilità - possibile - sta sempre il costo sicuro della sua presenza. Esso è infatti immediatamente e necessariamente un peso, un intralcio, mentre la sua utilità è solo un frutto possibile ed eventuale. Il prezzo che si paga è certo e persistente, il vantaggio, ancorché talvolta decisivo, circoscritto e localizzato.
Chi muove verso una conquista, un'impresa, una realizzazione, porta con sé lo stretto indispensabile, perché il resto è fin da subito fardello e zavorra ed è preferibile mancare di un qualche oggetto in particolari momenti che esserne costantemente frenati e impediti. Gravati fisicamente e - quel che è peggio - appesantiti e distratti nella mente.
Di qui la prudenza con la quale il maschio incorrotto si avvicina agli oggetti e la moderazione con la quale li fa suoi.L'approccio spartano alle cose, ecco una qualità specifica del maschile. La sua pratica è essenzialità, sobrietà e misura. Parsimonia, moderazione, temperanza. Pudore.
Frugalità dunque, perla della maschilità, virtù lodata sotto tutti i cieli. Ma se così è sempre stato, mi si indichi un'epoca nella quale essa abbia avuto un valore più grande di oggi. Una valenza di maggior portata.
Mai è esistita stagione in cui del suo esercizio vi sia stato bisogno più grande, urgente, quanto nell'era dello scialo universale, dello spreco come sistema. L'era del Dio-Consumo. Qui, dove il saccheggio del pianeta è preliminare all'espandersi, al crescere, al dilagare delle discariche.
Qui, dove infiniti orpelli dalla vita sempre più effimera occupano da padroni le nostre case, intralciano la vita, ingombrano la mente.
Davvero non può sfuggire il carattere rivoluzionario, letteralmente eversivo del suo sperato esercizio a livello di massa. La Terra che soffoca sotto l'immane sporcizia del consumo smisurato, aspetta da questa virtù maschile la sua salvezza. E la nostra mente sogna libertà e lindore da quel che la imbratta e la degrada.
Il XXI° secolo ci intima di erigere un monumento interiore a questa Virtù Capitale, ci ordina di diventarne adepti fanatici. E' diventata promessa e pegno di sopravvivenza. La frugalità che da sempre ci nobilita, oggi ci salva.
La frugalità è necessaria.
R. B.
Fonte: Uomini 3000